Il controllo radiometrico doganale è una procedura fondamentale per garantire la sicurezza dei materiali metallici importati da paesi extra UE. Questa pratica, regolamentata dal D. Lgs. 101/20, ha l’obiettivo di prevenire la diffusione di materiali contaminati da radiazioni ionizzanti, tutelando la salute pubblica, i lavoratori e l’ambiente. In questo articolo approfondiremo cos’è il controllo radiometrico doganale, perché è necessario, come viene effettuato e quali sono le principali normative che lo disciplinano.
Cos’è il Controllo Radiometrico Doganale?
Il controllo consiste in una serie di misurazioni e verifiche finalizzate a rilevare la presenza di radiazioni ionizzanti nei materiali metallici importati in Italia da paesi extra UE. Questa procedura si applica a rottami metallici ferrosi e non ferrosi, semilavorati metallici e alcuni prodotti finiti in metallo. L’obiettivo principale è quello di identificare eventuali sorgenti radioattive orfane o materiali contaminati che potrebbero costituire un rischio per la salute e l’ambiente. In caso di anomalie, il carico viene bloccato e sottoposto a procedure di messa in sicurezza e smaltimento.
Perché Si Effettua il Controllo Radiometrico Doganale?
Il controllo radiometrico doganale è obbligatorio per legge e risponde a esigenze di sicurezza, protezione ambientale e conformità normativa. Ecco i principali motivi per cui viene effettuato:
- Tutela della salute pubblica: Le radiazioni ionizzanti possono rappresentare un rischio per la salute umana. Il controllo radiometrico assicura che i materiali importati non costituiscano una minaccia per i lavoratori e la comunità.
- Protezione ambientale: La presenza di materiali contaminati potrebbe provocare danni irreversibili all’ambiente. Attraverso il controllo radiometrico, si evita la diffusione di radiazioni dannose.
- Conformità normativa: Il D. Lgs. 101/20 obbliga le aziende a effettuare controlli radiometrici sui materiali metallici importati. Ignorare questa normativa può portare a sanzioni severe.
- Qualità dei materiali: È essenziale garantire che i materiali metallici siano privi di contaminazioni radioattive per il loro utilizzo nei processi produttivi e per la loro commercializzazione.
Come Si Effettua il Controllo Radiometrico Doganale?
Il controllo radiometrico doganale si svolge attraverso fasi ben definite, che prevedono l’uso di strumenti specifici e l’intervento di personale qualificato. Ecco come si svolge il processo:
1. Misurazione della Radioattività di Fondo
La prima fase consiste nella misurazione della radioattività di fondo nell’area in cui si trovano i materiali da controllare. Questo passaggio è cruciale per stabilire un parametro di riferimento.
2. Controllo del Container o del Collo
Successivamente, si procede alla misurazione della radioattività sul perimetro del container o del collo in ingresso. Se si riscontrano valori anomali, si sospetta la presenza di materiali contaminati o di sorgenti radioattive orfane.
3. Messa in Sicurezza
Se viene rilevata una contaminazione, il carico viene immediatamente bloccato e messo in sicurezza. A questo punto, si attivano le procedure previste per il trattamento e lo smaltimento del materiale radioattivo.
4. Documentazione e Attestazione
Al termine del controllo, l’esperto di radioprotezione incaricato emette un documento specifico, denominato IRME90, che certifica l’avvenuta sorveglianza radiometrica. Questo documento è essenziale per completare le procedure doganali.
Normative e Novità sul Controllo
Il D. Lgs. 101/20, recentemente entrato in vigore, ha portato significative modifiche rispetto alla normativa precedente (D. Lgs. 230/95), ampliando le responsabilità e le modalità di esecuzione dei controlli radiometrici.
Principali Cambiamenti
- Personale Addetto: Oltre agli Esperti di Radioprotezione di almeno secondo grado, anche personale non abilitato può effettuare il controllo radiometrico, a condizione che sia adeguatamente formato e operi sotto la supervisione di un esperto.
- Strumenti e Procedure: Gli strumenti utilizzati devono essere regolarmente manutenuti e calibrati, con controlli quotidiani per verificarne il corretto funzionamento.
- Documentazione: L’attestazione dell’avvenuto controllo radiometrico, tramite il documento IRME90, è ora obbligatoria per completare le procedure di sdoganamento.
Formazione del Personale
Una delle novità più significative riguarda la formazione del personale addetto ai controlli radiometrici. Secondo l’Allegato XIX del D. Lgs. 101/20, il personale deve seguire un programma di formazione specifico, che comprende:
- Informazioni sui rischi associati alle radiazioni ionizzanti.
- Procedure operative per il controllo radiometrico.
- Norme di sicurezza in caso di rilevamento di materiali contaminati.
Il controllo radiometrico doganale è una misura fondamentale per garantire la sicurezza dei materiali metallici importati e prevenire rischi per la salute e l’ambiente. Grazie alle normative introdotte dal D. Lgs. 101/20, il processo è ora più strutturato e rigoroso, con l’obbligo di formazione per il personale e l’uso di strumenti adeguati.
Affidarsi a professionisti qualificati sul controllo radiometrico doganale come Ce.Mi.Rad., è essenziale per restare inoltre aggiornati sulle procedure e sulle normative di sicurezza.
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