Un estetista può fare needling

Il needling, conosciuto anche come microneedling, è una tecnica estetica sempre più diffusa che consiste nel creare micro-perforazioni sulla pelle mediante l’uso di aghi sottilissimi per stimolare la produzione di collagene ed elastina. Viene utilizzato per trattare cicatrici da acne, rughe, smagliature e per migliorare la texture generale della pelle. Tuttavia, una domanda cruciale che molti si pongono è: un’estetista può legalmente praticare il needling in Italia?

Estetista e needling: limiti legali

In Italia, la figura dell’estetista è regolata dalla Legge n. 1 del 4 gennaio 1990, che definisce l’estetista come il professionista che esercita trattamenti estetici sulla superficie del corpo umano volti a migliorarne l’aspetto. Tuttavia, la stessa legge stabilisce anche che tutte le pratiche che implicano una violazione dell’integrità cutanea sono di esclusiva competenza medica.

Questo significa che:

  • Un’estetista può utilizzare dispositivi per trattamenti estetici superficiali, a condizione che non superino lo strato corneo della pelle (lo strato più esterno).
  • Il microneedling di livello superficiale, effettuato con dispositivi che penetrano a una profondità inferiore a 0,5 mm, può rientrare tra i trattamenti consentiti all’estetista.
  • Il needling medico, ovvero quello che supera i 0,5 mm di profondità (spesso 1,5 mm o oltre), è riservato esclusivamente a medici estetici o dermatologi, poiché comporta un intervento invasivo e potenziali rischi clinici.

Cosa dicono le autorità e gli esperti

Il Ministero della Salute, attraverso note e chiarimenti ufficiali, ha più volte sottolineato che qualsiasi trattamento estetico che implichi la penetrazione oltre l’epidermide deve essere considerato atto medico. Lo stesso vale per l’uso di dispositivi che rilasciano sostanze attive direttamente nel derma.

Anche l’Ordine dei Medici è intervenuto sull’argomento, ribadendo che trattamenti come il microneedling profondo, i filler o il botulino rientrano nella medicina estetica e richiedono competenze sanitarie specifiche.

Le responsabilità dell’estetista

Chi esercita pratiche mediche senza titolo rischia sanzioni penali, come previsto dall’art. 348 del Codice Penale per abusivo esercizio della professione sanitaria. Per questo motivo, è fondamentale che l’estetista operi entro i limiti stabiliti dalla legge e si affidi a corsi formativi certificati che chiariscano la distinzione tra trattamento estetico e medico.

In conclusione

, l’estetista può fare needling solo se superficiale (massimo 0,5 mm di profondità).
No, l’estetista non può praticare microneedling profondo o medico, che richiede un titolo sanitario abilitante.
Prima di sottoporsi a un trattamento, è importante informarsi sulla qualifica dell’operatore e sulla tipologia di dispositivo utilizzato.


Fonti autorevoli:

Di Redazione

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